Il portiere è un ruolo del gioco del calcio molto diverso da tutti gli altri, con caratteristiche specifiche che lo rendono unico. Diverso nella tenuta da gioco, nell’attrezzatura che indossa, nella posizione sul terreno di gioco, il portiere è il solo a poter toccare il pallone con le mani e spesso non viene erroneamente incluso nei sistemi di gioco (es. 4-4-2 invece di 1-4-4-2).
E’ l’ultimo baluardo prima del goal, sempre sottoposto ad una notevole pressione perché non può sbagliare. Deve possedere capacità tecniche, velocità di pensiero, rapidità decisionale ed avere una grande predisposizione mentale al ruolo che ha scelto. La bravura di un allenatore dei portieri infatti risiede prima di tutto nello scaricare di responsabilità gli atleti ed educarli a vivere il gol subito con la giusta disinvoltura. La conoscenza, l’allenamento e la giusta preparazione atletica faranno il resto.
Avere un bagaglio di esperienze vasto, permette di acquisire quei collegamenti neuronali e quindi possibilità di scelta, ossia un vasto assortimento di azioni motorie e reazioni da offrire alle diverse situazioni.
Il portiere bravo in sostanza è quello che riesce ad attiva la capacità di problem solving nel minor tempo possibile. Non può permettersi di pensare alle paure ma deve risolvere i problemi con la massima rapidità ed efficacia.